“Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe”


Madre Teresa di Calcutta

giovedì 10 dicembre 2009

La P.C. Arcobaleno aderisce alla raccolta tappi dell'Istituto Scolastico Spataro di Gissi "Stappi...amo e Raccogli...amo"

La Protezione Civile Arcobaleno di San Salvo, ha aderito al progetto dal titolo “Stappi…amo e Raccogli…amo” promosso dalla scuola “Spataro” di Gissi. L’iniziativa, consiste nel raccogliere dei semplici tappi di plastica che, nel mese di maggio verranno consegnati dalla scuola di Gissi ad una ditta che li acquisterà come materiale plastico riciclabile. Il ricavato della vendita dei tappi, verrà donato nel corso di una manifestazione pubblica all’A.I.R.C. (Associazione Italiana Ricerca Cancro).La Protezione Civile Arcobaleno, ha deciso di partecipare all’iniziativa poiché essa tocca due temi sensibili per l’associazione, infatti questo progetto oltre a svolgere un’importante azione ambientale prevede un grosso contributo dal punto di vista sociale dato che il ricavato sarà devoluto ad un’importante associazione come l’A.I.R.C.
Quali tappi si possono raccogliere?

- Tappi delle bottigliette di acqua e bibite

- Tappi dei flaconi di detersivi, ammorbidenti, ecc.

- Tappi della Nutella privi del cartone presente internamente
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail all'indirizzo pcarcobaleno@libero.it

mercoledì 2 dicembre 2009

L' Arcobaleno ancora sulla stampa nazionale

A distanza di qualche settimana dalla pubblicazione di un'articolo sulla Protezione Civile Arcobaleno visibile sul portale nazionale del settore, l'associazione torna nuovamente sulla stampa nazionale. Infatti, in un'articolo comparso sul numero 8 della rivista nazionale "La Protezione Civile Italiana", è presente una foto con relativa didascalia di alcuni volontari dell'associazione sansalvese impegnati nella tendopoli di Coppito. Queste pubblicazioni, dimostrano l'ottimo lavoro svolto dai volontari dell'associazione in occasione del tremendo sisma che ha colpito la città de l'Aquila.

domenica 22 novembre 2009

Nuovi gruppi di protezione civile sul territorio

Con deternima del 13 novembre 2009 nr. 184, la regione Abruzzo, ha iscritto nel registro regionale del volontariato di protezione civile il "Gruppo Comunale Protezione Civile di Vasto (CH)" e l'associazione "Ascàri " di Santa Maria Imbaro (CH).

Sul territorio continua la crescita di organizzazioni impegnate nel volontariato di Protezione Civile, un augurio alle nuove organizzazioni è rivolta dalla nostra associazione, vista la conoscenza personale di entrambi i referenti, Eustacchio Francione per il gruppo comunale di Vasto e Camillo Di Rado per l'associazione Ascàri di S. Maria Imbaro. Professionalità ed esperienza contraddistinguono i componenti dei due gruppi, che già vantano diverse esperienze nel settore.

mercoledì 14 ottobre 2009

L'Arcobaleno citata sulla prima rivista online italiana di Protezione Civile

Di seguito riportiamo l'articolo pubblicato su www.sistemaprotezionecivile.it
Diamo il benvenuto all'associazione di protezione civile Arcobaleno. Siamo sempre lieti di poter accogliere nelle nostre pagine i racconti delle attività svolte da chi quotidianamente decide di mettere parte del proprio tempo al servizio del prossimo. Specialmente nel campo della Protezione Civile. Come nostra consuetudine diamo la parola direttamente a loro, in modo che possano presentarsi nel modo più opportuno. Un caloroso benvenuto a tutti i volontari dell'Associazione di Protezione Civile Arcobaleno.
L’associazione di Protezione Civile Arcobaleno con sede a San Salvo (CH) è stata fondata da 12 volontari, con decennali anni di esperienza maturata in altre associazioni di volontariato di Protezione Civile, alcuni giorni prima del tremendo sisma che ha colpito la città de L’Aquila. Nel giro di alcune settimane viene iscritta nel registro delle O.N.L.U.S. e nell’albo delle associazioni di volontariato di Protezione Civile della Regione Abruzzo. Molto importante è stata l’opera di assistenza agli sfollati ospitati lungo la costa del basso Abruzzo e l’opera svolta per quasi 50 giorni nella tendopoli di Coppito. Le attività principali dell’associazione sono il servizio di antincendio boschivo e tutti gli interventi inerenti le calamità naturali (frane, alluvioni, terremoti, ecc.); molto spazio verrà dato alla formazione teorico-pratica dei volontari, in modo da raggiungere elevati standard qualitativi. Attualmente la P.C. Arcobaleno possiede un mezzo 9 posti e prima della prossima estate conta di avere a disposizione anche un fuoristrada allestito con modulo A.I.B. A sei mesi dalla fondazione l’associazione conta ben 32 iscritti, inoltre sono state avviate le pratiche per il riconoscimento della Personalità Giuridica.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina web http://www.pcarcobaleno.blogspot.com/


CONTATTI

Presidente Nicola Di Sciascio


Indirizzo via Tiepolo 24 66050 San Salvo (CH)


articolo tratto da www.sistemaprotezionecivile.it

martedì 6 ottobre 2009

Lettera aperta del Capo Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso alle popolazioni Aquilane

Oggi è il sei ottobre 2009. Sei mesi dal sei aprile. Sei mesi, che sono un soffio e un’eternità insieme. Un soffio, per chi prepara progetti e li mette in atto, scontrandosi con la realtà dei “tempi tecnici” necessari per fare qualsiasi cosa. Un’eternità, per chi aspetta una normalità che sembra non arrivare mai, costretto a una vita da rifugiato anche se ha scelto di vivere a pochi metri da casa, obbligato a far passare il tempo senza avere il comando dei propri giorni per decidere come viverli. Come capita sempre nella vita, a distruggere basta un attimo, per costruire serve tempo. Una città, un territorio sono come una famiglia, un’impresa, una qualsiasi altra realizzazione sociale dell’uomo. Quando l’amore non è coltivato ogni giorno, quando si lavora oggi senza pensare a domani, quando si sta insieme per motivazioni che un giorno erano chiare, ma sulle quali non si è avuto la prudenza di lavorare, qualsiasi crisi può sfasciare tutto quello che abbiamo costruito, su cui abbiamo scommesso, che abbiamo considerato un bene acquisito una volta per sempre. Le famiglie si dividono, le imprese falliscono. Comincia, inevitabile, una stagione di ripensamenti, spesso di accuse agli altri perché non ci hanno capito, non hanno riconosciuto le nostre ragioni, hanno mandato a rotoli i nostri progetti. Chi resta da solo e senza risorse, chi si ritrova dall’oggi al domani senza lavoro, chi si accorge che il racconto delle proprie esperienze di dramma, col loro strascico di paure e incubi notturni, ottiene un’attenzione sempre minore, distratta, svogliata: sono queste le sole persone che possono capire cosa sono sei mesi nella vita di chi se l’è vista distrutta. Il terremoto, la distruzione: nulla è più come prima, niente lo sarà mai più. Il terremoto parte dalla terra e arriva dentro ciascuno, dentro le famiglie, le comunità, le città, si installa come un ospite non voluto che è impossibile allontanare. Una presenza che cambia peso e intensità col passare dei giorni. I primi sono quelli del lutto, dei soccorsi, dei senzatetto da mettere al riparo. Poi ci sono quelli della solidarietà, tra chi è venuto ad aiutare e chi ha trovato rifugio, dell’accoglienza, della voglia di far festa per ogni piccolo segno di vita buona, come una scuola che riapre o la nascita di un bimbo che diventa simbolo di speranza per tutti. Poi ci sono i giorni duri del tempo che rallenta, delle televisioni che non hanno più inviati, della routine dei campi che si vive con il fastidio crescente di essere come separati, da quei teli blu, dal resto del mondo e dal proprio futuro. Adesso è il periodo del tempo che non passa, perché ogni entusiasmo si è raffreddato, e ogni attesa provoca dolore, perché, costretti dalle cose ad essere realisti, a guardare in faccia la realtà per com’è, arriviamo a non sopportarla più. Anche i fatti positivi che pure accadono intorno a noi sono condivisi con riserva, se riguardano altri e non il proprio futuro. Sono centinaia, dopo sei mesi, le famiglie che abitano case nuove e confortevoli. Sono migliaia i ragazzi che hanno ripreso la scuola spesso in strutture realizzate a tempo di record. Sono sempre meno coloro che ancora non hanno trovato una sistemazione buona almeno per l’inverno. In sei mesi l’Italia intera ha partecipato a realizzare, all’Aquila, strutture che in occasione di altri terremoti non si sono mai viste o hanno richiesto anni per essere completate. La Protezione Civile e tutte le sue componenti e strutture operative, decine e decine di imprese al lavoro, hanno trasformato L’Aquila e i Comuni del cratere in un cantiere aperto giorno e notte per dare casa e servizi a un’intera città disastrata. I primi risultati si vedono, sono concreti, sono reali, ma la realtà, che pure registra record assoluti di tempestività ed efficienza, sembra sempre in ritardo rispetto al tempo della nostra impazienza, della stanchezza che arriva alle ossa perché abbiamo bisogno di un’aria diversa per respirare, senza misurarci ogni istante col tempo che, a seconda dei casi e dei ruoli, si traveste da soffio o diventa eterno sulla nostra pelle. Scrivo queste cose, a sei mesi dalla catastrofe, perché non mi sento ma sono aquilano, non mi sento ma sono terremotato, perché vivo da quel giorno gli stati d’animo, le ansie e anche le speranze di chi vive qui, nelle condizioni che il sisma del 6 aprile ha disegnato. Chi lavora con me da sei mesi, impegnato ogni giorno per rimediare ai guasti del terremoto, vive questa contraddizione di sentire che il tempo, i giorni, sono sempre troppo pochi e troppo lunghi, troppo pochi per arrivare a tutto, troppo lunghi perché non si vede bene la fine del tunnel della precarietà nel quale nessuno, lo abbiamo giurato a noi stessi, deve restare intrappolato. Non siamo terremotati perché il sisma ci ha colpito ma perché abbiamo scelto di esserlo con gli aquilani, siamo venuti da fuori e siamo rimasti, con l’idea forse banale e semplicistica che stava a noi per primi non andarcene, restare e lavorare senza risparmio di energie per dire coi fatti ai cittadini dell’Aquila che non erano soli, che lo Stato c’era e c’è, che il terremoto non ha lasciato nessuno senza percorsi possibili verso un futuro vivibile. Sono andato via dall’Aquila solo quando la tragedia, il disastro, hanno colpito altre parti d’Italia, a Viareggio, a Messina in queste ultime ore. Viaggi da una catastrofe ad altre, da un dolore che conosco ad altre sofferenze e altre amarezze. Per questo non ho bisogno di leggere i giornali, di ascoltare dichiarazioni, di scorrere reportage, di prender parte al gioco inutile delle polemiche per sapere che il nostro compito in Abruzzo non è ancora finito, che dobbiamo mettere in conto ancora giorni e giorni passati lavorando senza badare alla fatica, spendendoci per limare un po’ di tempo all’eternità di chi aspetta e far stare più cose nel soffio di ogni giorno a nostra disposizione. Chiedo al tempo, in questo giorno, di non impedirci di vedere ciò che abbiamo fatto e di gioirne, insieme a quanti per primi sono arrivati a godere dei risultati dell’enorme sforzo che ogni giorno si compie in queste terre. Chiedo al tempo che ci conceda una sua piega, per ricordare quanta strada abbiamo fatto in sei mesi, dai primi soccorsi alle esequie delle vittime, dalla visita del Papa alle decisioni del Governo per far fronte all’emergenza, dal G8 ai piani per le nuove costruzioni, dalle prime case finite a quelle che stanno sorgendo, dai giorni della mobilitazione solidale degli italiani fino all’oggi, che vede ancora migliaia di persone al lavoro, che hanno stabilito con l’Abruzzo e la sua gente un rapporto destinato a durare. Chiedo al tempo, infine, di lasciarci vedere il termine dell’attesa. Abbiamo tutti fame di pace, di cose finite, di impegni assolti. Abbiamo tutti fame di un buon futuro possibile e concreto, da usare con un po’ di libertà. Lo so e lo sento, condivido, resto qui a condividere con quanti ancora devono pazientare. Il giorno in cui daremo una casa all’ultima famiglia che l’aspetta, potremo di nuovo imparare a vivere il tempo nella sua semplicità, considerandolo nostro amico. Resto qui con voi, perché so che quel giorno è vicino e credo in coscienza di aver conquistato il diritto e l’onore di viverlo insieme a voi.

Guido Bertolaso

domenica 4 ottobre 2009

Oltre 20 volontari dell'Arcobaleno alla Marcia della Pace a San Salvo

Nella giornata di oggi 4 ottobre, 20 volontari della Protezione Civile Arcobaleno hanno partecipato alla settima edizione della Marcia della Pace organizzata dal Comune di San Salvo. La manifestazione ha visto la partecipazione delle associazioni, delle amministrazioni locali, delle scuole, delle autorità locali e di molteplici cittadini e bambini. L'importanza di questo evento sta nella sensibilizzazione che questa manifestazione vuole avere sui bambini su temi molto importanti e dal quale l'associazione non può esimersi.

nella foto alcuni volontari intervenuti

martedì 29 settembre 2009

LA P.C.ARCOBALENO RICEVE L'ATTESTATO DI MERITO PER IL LAVORO SVOLTO NELLA TENDOPOLI DI COPPITO

La Protezione Civile Arcobaleno di San Salvo ha partecipato nella giornata di domenica 27 settembre alla cerimonia di chiusura della tendopoli di Coppito, che in realtà avverrà tra qualche settimana. La P.C. Arcobaleno è stata impegnata in questa tendopoli per quasi 50 giorni complessivi, impiegando per ogni singolo giorno oltre 10 volontari. Durante la cerimonia di chiusura, la provincia di Ascoli Piceno (proprietaria della cucina) nelle persone del Presidente ing. Piero Celani e dell’assessore alla Protezione Civile, ha consegnato un’attestato di merito all’associazione per l’ottimo lavoro svolto nella tendopoli. E’ una grande soddisfazione per tutti i volontari che con grande impegno e sacrificio hanno prestato l’opera sin dai giorni successivi al sisma. Intanto, anche in questi giorni diversi volontari sono ancora impegnati nella gestione della mensa della tendopoli.

martedì 1 settembre 2009

Continua l'opera dell'Arcobaleno nelle zone colpite dal sisma

A partire da lunedi' 7 settembre, la Protezione Civile Arcobaleno tornerà a fornire l'indispensabile opera di assistenza agli sfollati nella tendopoli di Coppito dove già è stata presente nei mesi di aprile, maggio e luglio. L'opera dell'associazione durerà fino al 21 settembre con il cambio dei volontari previsto per il giorno 14. Verrano impiegati quasi dieci volontari giornalmente, a dimostrazione del prezioso lavoro svolto dai volontari dell'associazione.

giovedì 20 agosto 2009

L'Arcobaleno iscritta all'albo regionale delle associazioni di volontariato di Protezione Civile

La Protezione Civile Arcobaleno O.N.L.U.S. di San Salvo con determina dirigenziale n° 138 COD. DR2 del 13 agosto 2009, ha ottenuto l’iscrizione all’Albo Regionale delle associazioni di volontariato di Protezione Civile. Il prossimo atto da compiere, sarà l’iscrizione nell’elenco del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto finora, e adesso, con questa iscrizione che ci gratifica degli sforzi fatti, l’associazione potrà sottoscrivere la convenzione con la Regione Abruzzo che ci permetterà di svolgere il servizio di antincendio boschivo e altri interventi di Protezione Civile; inoltre nel mese di settembre la P.C. Arcobaleno continuerà la propria opera nella tendopoli di Coppito. Un altro traguardo da raggiungere, sarà la richiesta di Personalità Giuridica, che la Protezione Civile Arcobaleno potrà richiedere in quanto è stata costituita con atto pubblico come previsto dalla L.R. 58/1989. In questo periodo, ci dedicheremo in modo particolare all’assistenza alle popolazioni colpite dal sisma ed ospitate nelle tendopoli, evitando esercitazioni e corsi a cui verrà lasciato ampio spazio nei mesi successivi con una formazione teorica e pratica dei volontari che dovranno raggiungere elevati standard di preparazione.

giovedì 23 luglio 2009

Alloggi:aggiudicate appalti per nuovi moduli abitativi


È stata aggiudicata la gara per la fornitura, il trasporto e la posa in opera di 1500 Map, i Moduli abitativi provvisori che verranno realizzati nei comuni colpiti dal terremoto, esclusa l'Aquila. Delle 12 offerte pervenute, 4 R.T.I - Raggruppamento Temporaneo di Imprese e una società forniranno un totale di 10 lotti: la R.T.I. CME – Consorzio imprenditori edili SCAR.L/ Cosmo Haus, la R.T.I. Steda S.p.A/Mercatone Uno Service S.p.A./Gruppo Autotrasporti Sulmona s.a.s., la R.T.I. Ille Prefabbricati S.p.A./Belwood S.r.l., R.T.I. società cooperativa muratori di Verucchio/Workstation S.r.l./Artuso legnami S.r.l./Geosolar Costruzioni s.n.c. e la Cost S.p.A. Significativo il ribasso della gara, in media del 9,89%, per un totale di circa 5 milioni e mezzo di euro. Verranno realizzati Map di tre grandezze, per rispondere alle esigenze dei diversi nuclei familiari: Map da circa 40, 50 e 70 metri quadri. Dalla data di affidamento alla costruzione delle abitazioni passerà poco tempo le imprese hanno infatti 30 giorni per consegnare la prima metà della fornitura e 60 per la seconda metà.


Fonte: Dipartimento Protezione Civile

mercoledì 22 luglio 2009

Croce Rossa Italiana raccoglie 7 milioni di Euro per l'Abruzzo.


Un'eccezionale gara di solidarietà ha permesso alla Croce Rossa Italiana di raccogliere dal 6 di aprile ad oggi, 7.008.322,81 euro. La cifra costituisce un record assoluto nella storia dell'organizzazione umanitaria italiana. La Croce Rossa Italiana, nella persona del Commissario Francesco Rocca ringrazia tutti gli italiani e chi ha donato dall'estero per la straordinaria vicinanza dimostrata ai valori del volontariato, per la grande attestazione di fiducia verso il marchio di Croce Rossa e verso il lavoro della nuova dirigenza. "La gara di solidarietà che si è scatenata fin dalle prime ore - ha detto Rocca - è stata commovente ed il fatto che la gente comune, i volontari e gli operatori di Croce Rossa uniscano i loro sforzi anche oggi che sono passati mesi da quel giorno, dimostra un grande senso di responsabilità da parte di tutti. Si tratta di un risultato storico per la Croce Rossa Italiana"
Fonte CRI

sabato 18 luglio 2009

L'Arcobaleno a Coppito

Alcuni volontari della Protezione Civile Arcobaleno O.N.L.U.S., impegnati nella tendopoli di Coppito nella settimana dal 6 al 12 luglio in contemporanea al G8. Nella parte destra del blog ulteriori foto della tendopoli e di alcune case distrutte dell'Aquila e dintorni che cercheremo di arricchire ulteriormente nei prossimi giorni.

mercoledì 15 luglio 2009

Tre mesi dal terremoto: bilancio delle attività

A tre mesi dal terremoto, di magnitudo 5.8, che il 6 aprile ha colpito l’Abruzzo, circa 2000 aquilani hanno sfilato per il centro storico de L’Aquila per commemorare le 300 vittime del sisma. La fiaccolata è partita alle 3.32,del 6 giugno, l’ora esatta del sisma, dalla Fontana Luminosa nel centro città ed ha sfilato silenziosa per le vie cittadine. Le verifiche di agibilità Il sisma ha distrutto buona parte degli edifici e dei monumenti del centro storico de L’Aquila e di molti paesi vicini, tra i quali Onna, completamente rasa al suolo. Le verifiche di agibilità degli edifici sono state eseguite a tempo di record e ad oggi sono praticamente ultimate: sono stati effettuati oltre 60.000 rilievi in 90 giorni e sono risultate agibili circa il 53 % delle case. Un altro 16% ha riportato danni lievi. Pertanto, il 70% delle case sarà presto riabitabile. Sono partite, infatti, le procedure per la cosiddetta “ricostruzione leggera”: è quindi possibile riparare i danni non strutturali delle case con i contributi dello Stato. Le ordinanze di protezione civile Sono state emanate 18 ordinanze di protezione civile che hanno definito gli interventi e stanziato i primi contributi. In questa settimana sarà firmata dal Presidente del Consiglio dei Ministri un’ordinanza che riguarderà la “ricostruzione pesante”. Il provvedimento indicherà le modalità e i contributi per la riparazione o la ricostruzione di case di tipo E, cioè di quelle case che hanno avuto danni alle strutture portanti. Soluzioni per riabitare Per coloro che non potranno rientrare a breve in casa si stanno realizzando due progetti per consentire prima dell’inverno a tutti di rientrare in casa. I due progetti sono: le C.A.S.E. per il comune de L’Aquila e i moduli abitativi provvisori in legno, i cosiddetti “MAP” per gli altri 48 comuni del “cratere sismico”. Sono già in costruzione sia i nuovi quartieri costituiti dagli edifici del progetto C.A.S.E., sia i MAP. Le prime C.A.S.E verranno consegnate a settembre, a partire dalle aree di Cese di Preturo e Bazzano; poi, entro fine anno, verranno assegnate le restanti. Chi non vorrà entrare nelle nuove case potrà usufruire di appartamenti affittati a spese dello Stato, oppure usufruire dei 400 euro mensili previsti per "l'autonoma sistemazione". Ad oggi delle oltre 65.000 persone sfollate sono ancora 52.000 le persone assistite, di cui 22.000 nei campi di accoglienza e 30.000 tra alberghi e case private. A settembre le tendopoli verranno chiuse e chi ancora non sarà sistemato in casa verrà ospitato in albergo o nella Scuola della Guardia di Finanza di Coppito che è stata completamente ristrutturata per il Vertice G8. Sono state allestite 1090 stanze per ospitare i delegati, ritinteggiati 357.000 metri quadrati e impiegati nei lavori edili 580 operai abruzzesi. I mobili delle stanze verranno riutilizzati nelle case antismiche in costruzione. E' allo studio anche l'organizzazione di un'asta con gli arredi delle stanze dei Capi di Stato, il cui ricavato verrà destinato alla ricostruzione dell'Abruzzo.L'Ospedale Gravemente danneggiato dal sisma, riapre a fine maggio l'Ospedale Civile S. Salvatore, con i reparti di terapia intensiva, rianimazione, pronto soccorso, ostetricia e terapia intensiva neonatale. L'ospedale era stato supportato nelle sue funzioni dalla struttura da campo, dell'associazione Ares della Regione Marche. Dopo tre mesi di attività, quest'ultimo è stato sostituito dall'ospedale mobile della Protezione Civile, inizialmente destinato a La Maddalena in vista del Vertice G8.

sabato 4 luglio 2009

L'Arcobaleno torna nelle zone terremotate

Saranno una quindicina i volontari della Protezione Civile Arcobaleno di San Salvo impegnati per circa 10 giorni nelle zone colpite dal sisma e più precisamente nella tendopoli di Coppito.
La Protezione Civile Arcobaleno O.N.L.U.S., già era stata impegnata nel campo di Coppito nel mese di aprile e maggio ed ora vi tornerà nuovamente in concomitanza del vertice del G8, che si svolgerà a Coppito dal 8 al 10 luglio. Inoltre, per alcuni giorni verrà riproposto dall’associazione, il servizio di parrucchiera gratuito per gli sfollati “residenti” nella tendopoli. Se ci sarà bisogno, torneremo in quelle zone anche nel mese di agosto per dimostrare ancora una volta la nostra vicinanza a quelle popolazione colpite da quella immane tragedia.

venerdì 19 giugno 2009

L'Arcobaleno iscritta nel registro delle O.N.L.U.S.

In data 16 giugno, la Direzione Regionale dell'Abruzzo dell'Agenzia delle Entrate ha confermato l'iscrizione ai sensi dell'art.3, comma 2 del D.M. 18 luglio 2003,n.°266, dell'associazione di Protezione Civile Arcobaleno all'Anagrafe Unica delle O.N.L.U.S.(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Pertanto a partire da tale data l'associazione potrà utilizzare la dicitura O.N.L.U.S..

venerdì 12 giugno 2009

Primo mezzo alla Protezione Civile Arcobaleno: la soddisfazione dei volontari

Grande soddisfazione dei volontari della Protezione Civile Arcobaleno di San Salvo che a poco più di due mesi dalla nascita può già contare su un mezzo di trasporto di proprietà che verrà utilizzato per lo svolgimento dei vari servizi che l’associazione effettuerà. Il mezzo è un Ducato 9 posti seminuovo, acquistato grazie all’impegno dei volontari e al contributo di alcuni sponsor, ai quali và il nostro ringraziamento per aver creduto nel progetto e nell’operato dei volontari. Siamo partiti nel mese di Aprile per essere pronti entro fine anno ma, grazie al lavoro di squadra siamo riusciti a ridurre drasticamente i tempi ed entro la prossima estate, contiamo di avere a disposizione anche un fuoristrada allestito con modulo antincendio. Anche il numero dei volontari è cresciuto sensibilmente, infatti siamo passati da 12 soci fondatori a quasi 30 iscritti molti dei quali giovani.

mercoledì 20 maggio 2009

I VOLONTARI. qualcuno li chiama angeli. . . . .

Li chiamano angeli: .... non hanno niente di divino... sono semplicemente “umani”.

L’essere umano nasce e cresce nella dipendenza più assoluta: se non c’è assistenza e aiuto nella prima fase di vita, egli non sopravviverebbe. Abbiamo bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di noi. Questa regola umana, nei volontari, è innata e ancora viva... essi mettono a disposizione della collettività in disgrazia le loro competenze ed il loro tempo.
Poi ci sono gli uomini di protezione civile che lo fanno per mestiere, come ad esempio i vigili del fuoco, e anche per loro non è solo mestiere, questa gigantesca macchina è sempre operativa, sempre addestrata... già disponibile 24 ore su 24! Ecco perché l’intervento veloce e professionale è disponibile nell’immediato, qualsiasi sia il governo centrale.Sull’onestà degli addetti ai soccorsi c’è la massima garanzia: in una comunità che opera in quelle condizioni non c’è spazio per furbi o approfittatori. Il materiale o i soldi, nelle loro mani, sono sempre al sicuro... tutto schedato, tutto trasparente, tutto verificabile.I volontari di Protezione Civile non sono angeli... sono solo uomini e donne che fanno cose che sanno fare e lo fanno anche con amore.

giovedì 14 maggio 2009

Chiarezza nell'installazione ed uso dei lampeggianti



Il comma 5 dell'articolo 8 del Decreto Legge n. 172 del 6 novembre 2008 modifica l'articolo 177 del "Nuovo Codice della Strada" inserendo nella lista dei mezzi che possono utilizzare i dispositivi acustici supplementari di allarme e, qualora i veicoli ne siano muniti, anche del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu, anche i mezzi di protezione civile.Con la riunione del 04 dicembre 2008, che si è tenuta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, della Consulta Nazionale delle Organizzazioni di Protezione Civile, istituita con Decreto del Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile n. 3548 del 18 luglio 2008, cui fa parte la F.I.R. C.B. - S.E.R. e A.N.P.AS., con la presenza del direttore del Servizio del volontariato e relazioni istituzionali e internazionali del Dipartimento della Protezione Civile "Agostino Miozzo" che ha ricordato che il Decreto Legge 172 del 6 novembre 2008 ha esteso l’utilizzo dei dispositivi acustici e luminosi di emergenza (sirene e lampeggianti blu) anche ai mezzi di protezione civile (proposti dal DPC). Il direttore del Servizio del volontariato del Dipartimento "Agostino Miozzo" ha chiesto la partecipazione della Consulta Nazionale delle Organizzazioni di Protezione Civile, per la stesura di una bozza di regolamentazione da inviare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con le seguenti indicazioni:1. Installazione fissa solo su automezzi di proprietà di associazioni iscritte al elenco nazionale delle Organizzazioni di Protezione Civile e/o agli albi o registri regionali;2. Utilizzo solo con attivazione/autorizzazione scritta di una autorità di protezione civile e nei casi previsti dalla effettiva necessità;3. Per gli automezzi privati in comodato all’associazione per l’espletamento di attività di soccorso (esempio tipico i autoveicoli utilizzati come Radiomobili degli iscriti F.I.R. C.B. - S.E.R.) Il presidente potrà chiedere l’accredito del mezzo alla motorizzazione per poter disporre di una autorizzazione all’uso del lampeggiatore removibile che durante il non uso dovrà essere conservato in posto non visibile dall’esterno.Si riporta l'articolo del Decreto Legge n. 172 del 6 novembre 2008 che modifica l'art. 177 delCodice della Strada.Art. 8. Potenziamento delle strutture di contrasto al fenomeno degli incendi5. All'articolo 177 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, nella rubrica dopo la parola: «antincendio» sono inserite le seguenti: «, di protezione civile» ed al comma 1 dopo la parola: «antincendio» sono inserite le seguenti: «e di protezione civile come individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti su proposta del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri».Si riporta l'articolo 177 del Codice della Strada, (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285), modificato dall'articolo 8 del Decreto Legge n. 172 del 6 novembre 2008. In giallo le modifiche riportate:
Art. 177. Circolazione degli autoveicoli e dei motoveicoli adibiti a servizi di polizia o antincendio, di protezione civile e delle autoambulanze.1. L'uso del dispositivo acustico supplementare di allarme e, qualora i veicoli ne siano muniti, anche del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu è consentito ai conducenti degli autoveicoli e motoveicoli adibiti a servizi di polizia o antincendio e di protezione civile come individuati

Abiti usati: nuovi aiuti per le popolazioni dell'Abruzzo colpite dal Sisma



Nei giorni successivi al terremoto che ha colpito l’Abruzzo sono state numerose le donazioni spontanee di abiti da parte di tanti cittadini italiani. Nei giorni scorsi si è provveduto a stoccare gli abiti non utilizzabili in quanto usati o in condizioni igienico-sanitarie non idonee per l’uso.Con l’obiettivo di ottimizzare l’attività, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha svolto un’indagine di mercato a seguito della quale è stato individuato un acquirente disponibile all’acquisto degli abiti stoccati e destinati al macero al costo di 25 centesimi di euro al chilogrammo.Il ricavato della vendita sarà versato, come del resto tutte le donazioni in denaro effettuati in favore del Dipartimento della protezione Civile, sul conto corrente bancario n. IBAN IT72U0300205207000401124180 aperto dallo stesso Dipartimento presso l’Unicredit Banca di Roma e verrà utilizzato per la realizzazione di progetti di aiuto tra i quali, se necessario, anche l’acquisto di indumenti nuovi per le popolazioni colpite dal terremoto.
Fonte: Dipartimento Protezione Civile

venerdì 8 maggio 2009

L'impegno delle associazioni sansalvesi nelle zone colpite dal sisma

Anche l’associazione musicale “Giuseppe e Fabio” e “gli Amici delle Tradizioni” di San Salvo, si sono mobilitate in favore delle popolazioni colpite dal sisma. Infatti, nello scorso week-end in collaborazione con la Protezione Civile Arcobaleno di San Salvo sono intervenuti in due giornate diverse, presso la tendopoli di Coppito portando con la loro musica svago tra la popolazione duramente colpita dal sisma che è stata entusiasta e molto partecipe ai due eventi. Lo spettacolo dell’associazione “Giuseppe e Fabio” ha coinvolto gli sfollati con balli di gruppo, di liscio e karaoke dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata, mentre i canti popolari degli Amici delle Tradizioni hanno allietato prima il campo di Pizzoli e poi quello di Coppito. Insomma, la tendopoli di Coppito parla sempre più sansalvese, infatti oltre a questi spettacoli la Protezione Civile Arcobaleno di San Salvo cha da 15 giorni opera nella tendopoli a Coppito, in collaborazione con Artemar sta offrendo in tutti i week-end il servizio gratuito di parrucchiera nella tendopoli. L’impegno da parte dei volontari è stato molto apprezzato oltre cha dalla popolazione sfollata adulta, anche dai più piccoli che hanno voluto ringraziare i volontari con uno striscione (nella foto).

L'impegno dell'associazione nella tendopoli di Coppito

Prosegue in maniera incessante, l’impegno della neonata associazione di Protezione Civile Arcobaleno nelle zone colpite dal sisma. Le attività, partite con l’assistenza ad alcune famiglie ospitate negli hotel del Vastese e in alcuni campeggi di Torino Di Sangro è proseguita con l’intervento diretto nella tendopoli di Coppito. A partire da lunedi’ 20, sono stati 14 i volontari impegnati per oltre una settimana nel campo di Coppito dove sono ospitate circa 600 persone. Oltre alla co-gestione della cucina, i volontari impegnati in un lavoro di gruppo in tutte le ore della giornata, si sono occupati della realizzazione dell’impianto elettrico in tutto il campo, dell’impianto d’illuminazione e riscaldamento delle tende, dell’impianto di drenaggio con la creazione di canali di scolo e piccoli pozzi di raccolta, con l’attivazione dei container adibiti a doccie e bagni e per la risoluzione delle varie problematiche emerse. Nei giorni di sabato, domenica e lunedi’ scorsi -affermano dall’Arcobaleno- abbiamo portato anche una parrucchiera che ha offerto il servizio gratuito per i terremotati, lo stesso verrà riproposto anche in questo week-end in modo da poter far usufruire a gran parte delle persone di questo utile servizio.
Per la giornata del 1° maggio, la P.C. Arcobaleno organizzerà nel campo di Coppito una serata di musica e karaoke grazie all’intervento di un musicista sansalvese, in modo da portare per quanto possibile, serenità e svago fra gli sfollati. Intanto dalla giornata di oggi, sono cinque i volontari della P.C. Arcobaleno che continueranno il lavoro sempre nel campo di Coppito.

Nasce la Protezione Civile Arcobaleno

Si è costituita nei primi giorni d'Aprile a San Salvo, una nuova associazione di volontariato di Protezione Civile. L’associazione denominata Protezione Civile “Arcobaleno” è stata fondata da 12 volontari. Nel giro di qualche giorno -affermano i responsabili- siamo arrivati a contare già 22 iscritti fra fondatori e non. La nota positiva arriva dall’età dei volontari, infatti ben il 60 % è costituito da ragazzi di età inferiore ai 30 anni, a dimostrazione che anche e soprattutto i giovani sanno guardare e valorizzare i veri valori del volontariato ed in modo particolare quello di Protezione Civile. La P.C. Arcobaleno, fra i suoi scopi ha le attività di formazione, previsione e interventi in materia di Protezione Civile come l’antincendio boschivo, le alluvioni, i terremoti, le frane, ecc..
Un’occhio particolare verrà data alla formazione continua dei volontari, sia con la partecipazione a corsi che ad esercitazioni in maniera da creare squadre d’intervento veramente preparate e professionali, anche se moltissimi dei volontari presenti nell’associazione hanno già svolto corsi di primo soccorso, gestione delle emergenze, antincendio anche a livello avanzato oltre che ad aver partecipato a numerose calamità ed esercitazioni nel corso degli ultimi 10/15 anni. A breve la P.C. Arcobaleno sarà riconosciuta anche dalla Regione Abruzzo e dal Dipartimento della Protezione Civile. Prima dell’inizio della stagione estiva, l’associazione sarà dotata anche di un fuoristrada che in seguito verrà allestito con modulo antincendio. Tutti coloro che vogliono iscriversi, possono contattare il numero 331.3776253 o inviare un’email all’indirizzo pcarcobaleno@libero.it. La convinzione dei volontari dell’Arcobaleno, è che nelle prossime settimane saranno molti coloro che si uniranno al grande mondo del volontariato tramite la loro associazione.

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